Auto, 2015 anno della svolta in Italia: +18,3% per FCA
ROMA (WSI) – Il 2015 appena conclusosi segna una svolta per i consumi nel mercato dell’auto in Italia che cresce del 15,75% con 1 milione e 574.872 auto vendute, oltre 200mila e più rispetto al 2014.
Soprattutto a dicembre l’aumento delle immatricolazioni segna un +18,65% rispetto ad un anno fa. Ma a cosa è dovuta la ripresa in atto? Ne dà una lucida spiegazione il Centro studi Promotor, il cui responsabile Gian Primo Quagliano afferma:
“Da un lato lʼaccumularsi di un forte contingente di domanda di sostituzione insoddisfatta negli anni della crisi e dallʼaltro il diffondersi nel 2014 di attese positive per lʼeconomia seguite nel 2015 dallʼeffettivo inizio della ripresa (…) a cui si è aggiunta nel secondo semestre, una buona spinta propulsiva della domanda dei privati favorita anche dalle forti diminuzioni dei prezzi dei carburanti”.
E per i prossimi mesi? Le indicazioni di mercato restano positive e i concessionari che sono stati interpelli danno valutazione in netto miglioramento. Cresce a dicembre 2015 la FCA di Marchionne del 27,1% e anche su base annua registra un +18,3%. Boom per il marchio Jeep con +163,9% auto vendute rispetto al 2014. Nella top ten del modelli Fiat maggiormente venduti, oltre alla Jeep, troviamo Panda, Punto, Ypsilon, 500L, 500 e 500X.
Anche sui mercati europei la FCA ha raggiunto buoni risultati come in Francia dove sono cresciute le immatricolazioni del 21,3% e nel 2015 il Lingotto ha vendita in Oltralpe 71.588 auto (+13,9%9. Anche in Spagna le auto Fiat Chrysler hanno avuto un discreto successo con vendite che registrano +54,8% nel mese di dicembre. Leader per vendite rimane sempre la Volkswagen a cui segue la Seat (+14,2%) e Renault (+18,5%).
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.