Auto: a gennaio boom Fca, bene anche Volkswagen
ROMA (WSI) – Cresce il mercato dell’auto in Italia che apre il 2016 con un risultato più che positivo: +17,44% di auto vendute rispetto a gennaio 2015, circa 155.157.
Dati importanti anche quelli che registra il gruppo Fiat Chrysler le cui immatricolazioni a gennaio sono state 44.671, +19,79% in più dello stesso mese del 2015 e la quota è salita dal 28,23% al 28,79%. In crescita tutti i brand FCA , come Jeep (+47,56%), Fiat (+19,66%), Alfa Romeo (+11,69%), Lancia (+10,34%). Spiegano così questo risultato a Torino:
“E’ stato ottenuto grazie alle ottime performance dei modelli di punta di FCA, all’ottima accoglienza dell’ultima novità, la Tipo (che in gennaio ha immatricolato oltre 1.300 vetture) e alla “campagna Superrottamazione” per i marchi Fiat, Lancia e Alfa Romeo che ha ottenuto un eccellente riscontro e che è stata prorogata anche a febbraio. Nella top ten le prime quattro posizioni sono occupate da vetture FCA: nell’ordine Panda, Ypsilon, 500 e 500X, con la 500L al settimo posto”.
Exploit anche per la Volkswagen, che nel nostro paese vede crescere le immatricolazioni del 20,18% arrivando così a 11.869 unità. Un successo tutto italiano per la casa di Wolfsburg che si conferma leader tra le case estere nel nostro paese a gennaio con una quota al 7,65%, davanti a Ford le cui immatricolazioni sono in rialzo del 17,44%. Al terzo posto Renault con una quota al 6,33% e vendite salite del 22,7%.
In crescita anche il segmento premium con bmw le cui vendite sono aumentate del 15,3% e mercedes (+22,44%). Tra i generalisti corrono anche Peugeot (+22,36%), Opel (+12,17%) e Citroen (+25,73%).
Così commenta Massimo Nordio, Presidente dell’UNRAE, l’Associazione delle Case automobilistiche estere:
“Il risultato positivo è stato possibile grazie al prosieguo di poderose azioni commerciali messe in campo dalle Case con le loro Reti che da una parte hanno consentito di iniziare il mese di gennaio con un corposo portafoglio contratti, tornato ai livelli del 2010 (circa 190.000 unità), e dall’altra hanno incontrato il bisogno non più rimandabile di sostituzione delle auto vecchie, anche sotto la pressione emotiva dei blocchi della circolazione derivanti dai piani per il contenimento dello smog”.
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