Auto: FCA avrebbe gonfiato numeri vendite Usa
DETROIT (WSI) – Guai in vista per la Fiat Chrysler. Secondo quando rivela Automotive News, la FCA avrebbe registrato vendite fittizie sul mercato americano. La casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne già a metà 2015 avrebbe scoperto migliaia di vendite da parte dei marchi di Fca per le quali non esistevano acquirenti.
Per un dato arco temporale, la Fca avrebbe comunicato nei propri report dati di vendita superiori a quelli veri. In particolare il totale delle vendite fittizie sarebbe stato fra le 5 e le 6mila unità (fra lo 0,2 e lo 0,3% delle vendite annue del gruppo negli Stati Uniti). Nessun commento da parte della Fca. Il numero di auto coinvolte non è considerato rilevante evidentemente dagli investitori, visto che i titoli salgono in Borsa questa mattina (+0,16% in linea con il resto del mercato).
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Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.