Avvio incerto per l’Europa, a Piazza Affari focus su Eni ed Enel
Partenza in ordine sparso per le borse europee, al termine di una settimana turbolenta. A Piazza Affari, il Ftse Mib cede lo 0,1% a 33.730 punti, con Eni (+3,3%) in evidenza dopo i risultati migliori delle attese e l’aumento della guidance. Ben intonate anche Moncler (+1,1%) e Brunello Cucinelli (+1%). Cauta Enel (+0,1%) dopo i conti solidi e l’apertura ad un rialzo del dividendo. Ancora in calo, invece, Stm (-3%) dopo il tracollo di ieri in seguito alla trimestrale.
Negli Usa è in programma oggi il dato sull’inflazione core Pce, previsto in rallentamento, all’indomani della crescita del Pil oltre le aspettative nel secondo trimestre. In calendario anche gli indici di fiducia in Italia e il sondaggio Bce sulle aspettative di inflazione dell’eurozona.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si avvicina a 137 punti base, con il decennale italiano al 3,82% e il benchmark tedesco al 2,45%.
Tra le materie prime, il petrolio Brent è risalito a 82,4 dollari al barile, mentre l’oro viaggia in area 2.370 l’oncia.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si mantiene a 1,085 mentre il dollaro/yen si attesta a 153,8 in attesa della riunione della Bank of Japan della prossima settimana.
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Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.