Avvio negativo per Piazza Affari, giù Leonardo dopo i conti
Piazza Affari apre in calo, in linea con le borse del Vecchio Continente. Dopo pochi minuti di scambi, il Ftse Mib arretra dello 0,7% in area 26.640 punti, con i petroliferi Saipem (+0,8%), Tenaris (+0,6%) ed Eni (+0,4%) in lieve rimonta, mentre arretra Leonardo (-4,2%) dopo i conti del primo trimestre.
Ieri Wall Street ha chiuso in ribasso dopo la riunione della Fed, che ha alzato i tassi di 25 punti base e ha lasciato intendere che potrebbe esserci una pausa, pur lasciando aperta la porta a ulteriori strette se necessario. Oggi tocca alla Bce, che a sua volta dovrebbe incrementare il costo del denaro di 25 o 50 bp.
Dall’agenda macro sono in arrivo gli indici Pmi europei e i prezzi alla produzione della zona euro, oltre alle richieste di disoccupazione e la bilancia commerciale negli Stati Uniti. Focus anche sulle trimestrali, con i conti di Apple in uscita stasera.
Sull’obbligazionario, spread Btp-Bund poco mosso a 188 bp, con il decennale italiano al 4,13%. Sul Forex, euro/dollaro in rialzo a quota 1,107 mentre il petrolio (Brent) recupera parzialmente terreno a 73 dollari al barile dopo le recenti vendite alimentate dai timori di recessione.
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Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.