Avvio prudente, Piazza Affari poco sopra la parità
Partenza cauta per le borse europee, all’indomani delle indicazioni tendenzialmente restrittive dei banchieri centrali dal forum di Sintra. A Piazza Affari, il Ftse Mib apre poco mosso (+0,2%) in area 27.700 punti, con acquisti su Saipem (+2,15%), Mps (+1,7%) e Tenaris (+1,5%), mentre arretrano Enel (-0,9%), Campari (-0,6%) ed Erg (-0,5%).
Anche Wall Street ha chiuso contrastata ieri, dopo che il presidente della Fed Powell ha parlato della possibilità di altri due rialzi consecutivi dei tassi. Anche Lagarde (Bce) e Bailey (BoE) hanno mantenuto toni piuttosto hawkish, mentre Ueda (BoJ) continua a prediligere una politica monetaria accomodante.
Oggi l’attenzione si focalizzerà sull’inflazione tedesca e sulla terza lettura del Pil Usa, oltre alle richieste di disoccupazione, in attesa dei dati di domani sui prezzi al consumo dell’eurozona e il core Pce statunitense, oltre ai Pmi cinesi.
Sul Forex, l’euro/dollaro si mantiene in area 1,09 mentre il dollaro/yen rimane ben al di sopra di quota 144. Tra le materie prime il petrolio (Brent) scivola sotto i 74 dollari al barile. Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia leggermente a 166 punti base, con il decennale italiano al 4,02%.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.