Avvio timido a Piazza Affari, focus su Cina, trimestrali e attesa Bce
Partenza poco mossa per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in rialzo dello 0,2% in area 34.400 punti. Acquisti su A2a (+1,1%), Ferrari (+1,1%) e Leonardo (+1,5%), in calo i titoli del lusso, Moncler (-1%) e Brunello Cucinelli (-0,7%).
Si preannuncia una seduta povera di spunti, in concomitanza con la festività del Columbus Day negli Usa, anche se il mercato azionario aprirà regolarmente. Focus sugli interventi dei responsabili della Fed Kashkari e Waller, mentre in Europa si attende la riunione della Bce di giovedì. Quasi certo un taglio di 25 punti base, attenzione alle parole di Lagarde per eventuali spunti sulle mosse future.
In Cina, la promessa di nuovi stimoli (2.300 miliardi di yuan, circa 325 miliardi di dollari) ha spinto al rialzo i listini, anche se la mancanza di dettagli sulle misure per rilanciare i consumi ha parzialmente deluso, mentre l’inflazione è scesa al minimo da tre mesi e i prezzi alla produzione hanno registrato il rallentamento più marcato degli ultimi sei mesi.
Goldman ha alzato le stime sulla crescita cinese, mentre Fitch ha tagliato il rating della Francia a negativo all’indomani della presentazione del bilancio 2025 da parte del governo.
Nei prossimi giorni, focus anche sulle trimestrali Usa, in particolare quelle di Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley fra domani e mercoledì.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 128 punti base, con il decennale italiano al 3,54% e il benchmark tedesco al 2,26%.
Fra le materie prime, il petrolio Brent si attesta a 78 dollari al barile, frenato dalla delusione per l’assenza di misure per rilanciare i consumi in Cina. L’oro risale a 2.664 dollari l’oncia. Sul Forex, cambio euro/dollaro poco mosso a 1,093 e dollaro/yen a 149,3.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.