Azimut: Bilancio 2022 approvato e dividendo ordinario di 1,30€ per azione
L’assemblea degli azionisti di Azimut Holding ha dato il via libera al bilancio d’esercizio 2022 e alla distribuzione di un dividendo ordinario totale di 1,30 euro per azione, al lordo delle ritenute di legge. Questo corrisponde ad un dividend yield del 6,4% ai prezzi attuali. Il pagamento sarà effettuato interamente per cassa il 24 maggio 2023, con stacco cedola il 22 maggio 2023 e record date il 23 maggio 2023.
Durante l’assemblea, gli azionisti hanno approvato l’autorizzazione all’acquisto, anche in più tranches, di un massimo di 14.000.000 di azioni ordinarie Azimut, rappresentanti il 9,77% dell’attuale capitale sociale. È importante notare che entro questo importo massimo complessivo, massime 7.000.000 azioni ordinarie (pari al 4,89% dell’attuale capitale) potranno essere destinate alla costituzione della provvista necessaria per dare esecuzione ad eventuali piani di azionariato.
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La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.
La banca centrale russa ha deciso di mantenere il tasso di riferimento al 21%, contrariamente alle aspettative di un aumento. L’inflazione elevata ha portato l’indice dei prezzi al consumo all’8,9% a novembre. Altre banche centrali, come la BCE e la Federal Reserve, hanno invece effettuato modifiche ai tassi.
A ottobre, l’industria italiana ha visto un aumento del fatturato dello 0,5% in valore e dello 0,8% in volume, trainato dal mercato interno, mentre il mercato estero ha registrato una flessione. Su base annua, si osserva un calo generale del fatturato, nonostante un giorno lavorativo in più rispetto all’anno precedente.
La Borsa di Tokyo conclude la sessione in ribasso a causa delle preoccupazioni legate alle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e ai conflitti in Medio Oriente. Anche i dati sull’inflazione superiore alle attese hanno influenzato negativamente il mercato, impattando sui titoli bancari. L’indice Nikkei e il Topix registrano flessioni.