Azionario Asia: borsa Tokyo segna ennesimo rally, +1,85%. Focus dati Cina
Borse asiatiche positive, dopo la buona performance riportata da Wall Street alla vigilia. Nuovi buy alla borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei 225 che continua a viaggiare ai valori record degli ultimi trenta anni. Il listino schizza al rialzo dell’1,85%, a 32.225,98 punti.
La borsa di Hong Kong avanza dello 0,40% circa, Shanghai fa +0,11%. Seoul scatta dell’1,10%, Sidney fa +0,35%.
In Cina diffusi i numeri relativi al trend dell’inflazione.
Occhio all’indice CPI (indice dei prezzi al consumo) che, nel mese di maggio, è salito su base annua dello 0,2%, accelerando il passo rispetto al +0,1% di aprile, ma a un livello inferiore rispetto al +0,3% atteso dal consensus degli analisti.
Su base mensile, il trend dell’inflazione CPI è stato di una flessione dello 0,2%, rispetto al calo pari a -0,1% stimato e al -0,1% precedente.
L’inflazione della Cina misurata dall’indice dei prezzi alla produzione ha confermato i piuttosto la presenza di una deflazione.
Il dato PPI è sceso infatti su base annua del 4,6%, rispetto al -4,3% atteso, accelerando al ribasso rispetto alla precedente flessione del 3,6%.
A Wall Street i futures sui principali indici azionari Usa sono in lieve ribasso, dopo che ieri l’indice S&P 500 ha terminato la sessione al valore di chiusura più alto di quest’anno.
Breaking news
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.
Il Volvo Group ha registrato un calo del 29% dell’utile netto nel terzo trimestre a causa di un rallentamento nei settori del trasporto merci e delle costruzioni in Europa. Le vendite sono diminuite del 12%, con una contrazione del mercato degli autocarri in Europa, Nord America e Asia, ad eccezione della Cina. Il CEO Martin Lundstedt esprime incertezza sugli sviluppi macroeconomici a breve termine.
Netflix ha riportato una crescita del 15% nei ricavi del terzo trimestre, raggiungendo 9,82 miliardi di dollari. L’utile operativo è aumentato del 29%, mentre l’utile per azione ha toccato i 5,40 dollari. L’azienda ha acquisito oltre 5 milioni di nuovi abbonati nel trimestre.