Azionario Asia sotto pressione, attesa per la BoJ. Borsa Hong Kong -1%, focus su Evergrande dopo notizia arresto staff
Borse asiatiche sotto pressione, in una settimana che sarà caratterizzata dagli annunci sui tassi di diverse banche centrali, Fed e Bank of Japan incluse. Le altre saranno la Banca centrale svizzera (SNB) e la Bank of England (BoE).
La Federal Reserve, banca centrale Usa guidata da Jerome Powell, annuncerà la propria decisione sui tassi sui fed funds dopodomani, mercoledì 20 settembre, al termine della riunione di due giorni del Fomc, il suo braccio di politica monetaria.
Il 27 luglio scorso la Federal Reserve ha alzato i tassi sui fed funds Usa di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, record degli ultimi 22 anni. Era dal 2001, di fatto, che i tassi non erano così alti.
I trader prevedono un nulla di fatto.
La Bank of Japan, l’unica tra le più importanti ad aver mantenuto la propria politica monetaria estremamente accomodante, emetterà il proprio verdetto nella giornata di venerdì.
Grande attenzione alle dichiarazioni del banchiere centrale Kazuo Ueda, in un momento in cui il Giappone teme che anche la Bank of Japan sarà costretta a capitolare di fronte al problema dell’inflazione.
Sulla borsa di Hong Kong si mette in evidenza il calo dei titoli del settore immobiliare, contagiati da Evergrande.
Il titolo Evergrande è crollato fino a -25% nelle contrattazioni della borsa di Hong Kong, dopo la notizia dell’arresto di alcuni dipendenti della divisione finanziaria del colosso.
La notizia è arrivata due settimane dopo che lo sviluppatore immobiliare più indebitato al mondo non è riuscito a onorare alcuni pagamenti legati ai suoi prodotti di investimento.
Chiusa oggi la borsa di Tokyo. La borsa di Hong Kong perde l’1% circa, la borsa di Shanghai è poco mossa con un calo dello 0,09%. La borsa di Seoul cede lo 0,86%, mentre la borsa di Sidney è in flessione dello 0,62%.
A Wall Street i futures sono positivi. I futures sul Dow Jones avanzano dello 0,15%, quelli sullo S&P 500 sono in rialzo dello 0,16%, mentre i futures sul Nasdaq salgono dello 0,12%.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.