Azionario: Borsa Tokyo oltre -3%, effetto yen e terremoti
ROMA (WSI) – La settimana di contrattazioni inizia con il tonfo della Borsa di Tokyo, che crolla di oltre -3%, scontando il rafforzamento dello yen, con il dollaro/yen sceso fino a JPY 107,98, ma anche la serie di terremoti che si sono abbattuti in Giappone, e che hanno fatto salire il bilancio a 42 morti. Diverse aziende sono state costrette a chiudere i loro impianti nelle aree colpite dal sisma.
Altro effetto negativo che sta alimentando le vendite sull’azionario, è il tonfo dei prezzi del petrolio, dopo il flop del meeting di ieri di Doha, che si è tradotto in un flop. I partecipanti, produttori di petrolio dei paesi sia Opec che non Opec, non sono riusciti a trovare un accordo per congelare la produzione. Durante le contrattazioni in Asia, i prezzi del petrolio sono crollati anche -5%, con i futures Usa -5,08%, a $38,31, e il Brent -4,66% a $41,09.
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Sotto la lente oggi i dati sull’immobiliare Usa e le pagelle di Fitch e S&P sull’Italia in arrivo stasera
Chiusura positiva per le borse europee, nel giorno della Bce. A Piazza Affari, Ftse Mib in rialzo dell’1,1% a 35.038 punti
Ad agosto le scorte delle aziende negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,3%, raggiungendo un totale di 2.581,8 miliardi di dollari, secondo il dipartimento del Commercio. Questo aumento è in linea con le previsioni degli economisti. Le vendite, invece, hanno subito una leggera flessione dello 0,2%, mentre il rapporto tra scorte e vendite si è attestato a 1,38 rispetto a 1,36 dell’anno precedente.
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha dichiarato che il processo di disinflazione è ben avviato, con tutte le informazioni recenti che indicano un calo. Questa fiducia ha portato alla decisione di un nuovo taglio dei tassi, con ulteriori decisioni previste per dicembre, strettamente basate sui dati.