AZIONARIO: COME GESTORI OTTENGONO RENDIMENTI DI OLTRE +50%
Di Oliver de Berranger, Direttore gestione fixed income e diversificati di Financière de l’Echiquier
Sono quattro le tematiche su cui puntare:
società esposte alle valute (l’editore britannico Pearson, il gruppo italiano leader nel settore degli occhiali, Luxottica, e i produttori di apparecchiature aeronautiche Safran e Zodiac Aerospace);
società focalizzate sui beni di consumo (Daimler, Michelin, Kering, lo specialista di prodotti per la pulizia e farmaceutici, Reckitt Benckiser);
società con i migliori rendimenti da dividendo (Shell, Veolia Environnement, Scor o Stora Enso, la cartiera finno-svedese che dovrebbe beneficiare del calo del petrolio e della crescita economica);
società esposte alla crescita dei mercati emergenti.
In generale mell’azionario, il consiglio è focalizzarsi sui dividend yield.
Dopo il rialzo dei mercati di oltre il 15% da inizio anno, la zona euro diventa ancora più interessante. Riteniamo opportuno restare posizionati sull’azionario europeo in considerazione dei dividendi elevati e del calo dell’euro rispetto al dollaro, molto favorevole alle aziende esportatrici, che non è stato però completamente prezzato dal mercato.
Oggi, la scarsa attrattività delle obbligazioni sovrane e corporale spinge gli investitori verso i mercati azionari. Tanto più che i rendimenti delle azioni sono almeno due volte più elevati rispetto alle obbligazioni.
Abbiamo inoltre, per la prima volta, riscontrato rendimenti da dividendi superiori a quelli delle obbligazioni di uno stesso emittente. Il bond a 10 anni di Daimler rende l’1% appena, mentre il suo dividendo arriva al 3%. E la tendenza dovrebbe essere sostenuta dal calo dell’euro contro il dollaro.
Il veicolo di investimento Echiquier ARTY, lanciato nel maggio del 2008, ha registrato un rendimento del +56,12% dal lancio e un rendimento annualizzato del +6,69%, con una volatilità media a 3 anni del 4.8% (al 17 aprile 2015).
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