Bad Bank, via libera definitivo Ue: “non sono aiuti di Stato”
Come previsto dall’Unione Europea è arrivato il via libera definitivo alla creazione di una bad bank italiana dove fare confluire i crediti inesigibili che rappresentano circa il 20% del Pil italiano: “non sono aiuti di Stato”, ha decretato Bruxelles. Il problema è che il piano non convince i mercati: mancano ancora dettagli e i prestiti più a rischio insolvenza non saranno garantiti dal governo.
La Commissione ha deciso che “nell’ambito dello schema di garanzia statale scelto dalle autorità italiane, lo Stato sarà remunerato in linea con le condizioni di mercato per il rischio assunto concedendo una garanzia sui prestiti cartolarizzati in sofferenza”.
La dichiarazione non rappresenta una sorpresa per via dell’accordo di forma già stretto il 26 gennaio tra il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan e il commissario alla Concorrenza Ue, Margrethe Vestager.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.