Banca d’Inghilterra: tassi invariati, ma non c’è stata unanimità
Come previsto la Bank of England ha deciso di mantenere lo status quo sui tassi di interesse, che restano allo 0,75%. La portata del programma di allentamento monetario rimane pure invariata a 375 miliardi di sterline, il valore dei titoli comprati.
Nella riunione odierna di politica monetaria Mark Carney e soci hanno votato contro un rialzo del costo del denaro. Un solo membro dei nove con diritto di voto ha votato invece a favore: Ian McCafferty.
L’inflazione a dodici mesi (indice CPI) si è attestata a -0,1% in ottobre, due punti percentuali pieni sotto agli obiettivi della Banca. In novembre i prezzi al consumo dovrebbero essere stati moderatamente positivi, riferisce l’istituto di Londra. Ma fino alla seconda metà dell’anno prossimo è vista sotto l’1%.
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Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.