Banca Generali: inizia era DG Mossa, analisti alzano target price
MILANO (WSI) – In un clima di insicurezza generale, “Banca Generali ha saputo porsi come un interlocutore di riferimento per una clientela attenta alla solidità e al servizio offerto basato su un modello unico a disposizione di professionisti di grande esperienza”.
A dirlo Gian Maria Mossa, nuovo direttore generale di Banca Generali nella sua prima conference call, in cui secondo quanto dice un report del broker Main First il gruppo ha fatto una buona impressione, dimostrando una solida comprensione di vari argomenti e dimostrando di avere una visione che altri concorrenti sembrano non possedere. “Banca Generali resterà quindi un polo di attrazione per l’industria di settore negli anni a venire” come afferma Federico Salerno, cfa di MainFirst.
Il nuovo capo di Banca Generali ha inoltre espresso un’opinione positiva sulle prospettive della società dopo il crollo degli utili trimestrali, sottolineando che un numero crescente di private banker e consulenti la considera un potenziale partner molto attraente. Nel suo report MainFirst rivede al rialzo le stime sul valore del titolo Banca Generali a 28 euro ad azione.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.