Banca Mondiale: “pochi gli effetti crisi Grecia su altre economie”
WASHINGTON (WSI) – “L’indebolimento dell’economia greca successivamente all’implementazione di controlli sui capitali nel giugno scorso renderà più difficile l’implementazione del programma (di aiuti)”. Questo è quanto emerge dal rapporto della banca Mondiale, intitolato “Global Economic Prospects. Spillovers amid weak growth” tagliando per il 3 anno di seguito le stime di crescita mondiali.
Mentre il terzo piano di salvataggio per 86 miliardi di euro è stato lanciato ad Atene dai partner europei in cambio di varie riforme, per la Banca Mondiale guidata da Jim Yong Kim, “l’esborso di fondi previsti dal bailout e il piano di ricapitalizzazione delle banche accordato ha ridotto però nell’immediato le pressioni di finanziamento”.
“Le economie periferiche sono state colpite poco dall’effetto contagio derivante dalla crisi della Grecia” conclude la World Bank.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.