16:48 venerdì 24 Marzo 2017

Banca nazionale svizzera ha speso 67,1 miliardi per manipolare franco

La Banca nazionale svizzera ha reso noto di aver speso 67,1 miliardi di franchi nel 2016 per indebolire la valuta elvetica. Lo ha fatto tramite l’acquisto di divise straniere. L’ammontare, pubblicato nel rapporto annuale della banca centrale svizzera, è di 20 miliardi circa più basso rispetto al 2015, quando i soldi investiti per “manipolare” i tassi di cambio avevano toccato 86,1 miliardi di franchi.

Il record era stato raggiunto nel 2012, quando la Banca nazionale svizzera (SNB) ne aveva spesi 188 di miliardi. La grossa differenza con gli anni passati è che nel 2015 la SNB aveva però deciso di “abbandonare” l’euro, lasciando il franco libero di scambiare sui mercati, senza più legami con la moneta unica. Il peg era fissato in precedenza a 1,20 franchi per ogni euro. La decisione è costata alla banca svizzera decine di miliardi nei mercati del Forex.

È da anni che la Svizzera, un’economia fortemente dipendente dalle esportazioni in Europa, si serve degli interventi sulle riserve valutarie estere per svalutare il franco. La divisa svizzera ha un grande appeal tra gli investitori per via del suo status di valuta rifugio. Dopo aver eliminato il peg a gennaio del 2015 il franco si era portato anche sulla parità rispetto all’euro, la la Banca nazionale svizzera è prontamente intervenuta, imponendo per esempio anche tassi negativi sui depositi al fine di indebolire la propria moneta.

Breaking news

12:42
SACE approva i conti del primo semestre 2024: utile netto di 252 milioni

Sace ha riportato un significativo aumento dell’utile netto nel primo semestre 2024, con risultati positivi in investimenti e ricavi assicurativi. L’azienda ha mobilitato 26,3 miliardi di euro, di cui una parte consistente ha supportato l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.

12:04
Amplifon sigla nuovi finanziamenti sostenibili con UniCredit e CA Italia

Amplifon ha firmato due nuovi accordi finanziari ‘sustainability-linked’ per 250 milioni di euro con UniCredit, Cdp e CA Italia. Questi finanziamenti sostengono il piano di sostenibilità del gruppo, con un focus su innovazione e sviluppo.

10:38
Tokyo, la borsa chiude in rialzo grazie a Yen debole e Wall Street

La Borsa di Tokyo ha chiuso con un rialzo significativo, sostenuta dalla debolezza dello yen sui mercati valutari e dalle buone performance di Wall Street. L’indice Nikkei ha registrato un aumento dello 0,8%, mentre il Topix ha avuto un incremento dello 0,64%.

10:37
Spagna, l’inflazione a settembre segna una frenata

L’inflazione in Spagna ha mostrato segnali di rallentamento a settembre, con una diminuzione dello 0,6% su base mensile e una crescita annuale dell’1,5%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha segnato una variazione annua dell’1,7%, evidenziando una decelerazione rispetto ai mesi precedenti.

Leggi tutti