Banche ai minimi di otto settimane, pesa sempre di più referendum costituzionale
L’avvicinarsi del referendum costituzionale italiano sta pesando sui mercati finanziari, con il settore bancario che è sceso ai minimi di otto settimane in Borsa (Ftse Italia Banche -2,73% attualmente: segui live blog di Borsa). Le chance che il governo esca vittorioso sono più basse di quelle di una vittoria dei No – secondo gli ultimi sondaggi e le quote degli scommettitori. I bookmaker di Paddy Power danno la vittoria del Fronte del Sì 9 a 4, il che implica un guadagno di più del doppio della somma investita.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.