Banche Popolari: “Basilea IV strozzerà il credito, sofferenze colpa di Monti”
Le nuove regole di rafforzamento dei cuscinetti di capitale di Basilea 4 finiranno per strozzare il credito. Lo sostiene Corrado Sforza Fogliani, presidente di Assopopolari. Secondo il leader dell’associazione nazionale degli istituti di credito popolari, con sede a Roma, i crediti deteriorati delle banche italiane sono una delle conseguenze della crisi del mercato immobiliare, perché “costringono il sistema a restrizioni così come gli oneri burocratici non permettono alle banche di fare credito sulla base, anziché di parametri precostituiti e precotti, dell’affidabilità dei progetti da finanziare”.
La montagna di sofferenze iscritte a bilancio – e le banche ne hanno centinaia di miliardi in portafoglio, pari al 17% del Pil italiano circa secondo i calcoli della società privata di intelligence STRATFOR e a anche del Fondo Monetario Internazionale – è “l’effetto della tassazione perversa che dal governo Monti in poi ha abbattuto le garanzie proporzionalmente ad una perdita di 2.000 miliardi dei valori immobiliari”.
“Con Basilea 4 ci si prepara a chiedere capitalizzazioni che restringeranno ulteriormente il credito bancario”.
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Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
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