Banche regionali salvate con bail-in: alla fine le compra Ubi Banca
Nulla di fatto: non sono arrivate offerte o manifestazioni di interesse dell’ultima ora per le banche regionali salvate con il regime del bail-in l’anno scorso. Banca Marche, Banca Etruria e CariChieti saranno quindi comprate da Ubi Banca, che conta di chiudere l’operazione in settimana. I consigli delle rispettive banche finite in risoluzione saranno convocati giovedì. Come noto, Ubi verserà una somma simbolica per i tre istituti, che prima di cambiare proprietà verranno ripuliti in un’operazione a carico dell’attuale azionista, il Fondo di risoluzione istituito presso Bankitalia e finanziato da tutte le banche italiane.
Nell’operazione entrerà anche la cessione da parte delle tre banche di 2,2 miliardi tra sofferenze (1,7 miliardi) e incagli (500 milioni) con la partecipazione del fondo Atlante. La carenza di capitale che ne scaturirà verrà colmata dal Fondo interbancario. Il fondo dovrà farsi carico anche di una parte dei costi di ristrutturazione: circa 170 milioni di euro complessivi, tra chiusura delle filiali e gestione degli esuberi. Dei 4.700 dipendenti dei tre istituti 900 saranno licenziati.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.