Banche rimbalzano in Borsa, ma dubbi post Brexit restano
La decisione delle agenzie di rating di declassare tutta una serie di banche per via dei rischi post Brexit non influisce sulle contrattazioni di Borsa. Le società del settore potrebbero presto avviare tagli al personale e un piano di riorganizzazione per attutire l’impatto dello scenario di Brexit.
I titoli del reparto sono stati i più colpiti dopo la vittoria dei no all’Europa, ma oggi titoli come Mediobanca, Intesa Sanpaolo e Unicredit reagiscono, anche perché a questi prezzi gli acquisti diventano appetibili. L’incertezza in termini di ricavi e di regolamentazione pesa sulle prospettive di crescita.
A rassicurare i mercati ci ha provato anche il vice presidente della Bce Vitor Constancio che in un’intervista esclusiva alla CNBC ha spiegato che secondo lui le banche sono state ipervendute dopo la Brecit e che questa non è una crisi in stile Lehman Brothers.
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Apertura in calo per Wall Street a causa dell’escalation tra Russia e Occidente. L’Ucraina colpisce il territorio russo con missili Atacms, autorizzati da Biden, e Putin aggiorna la dottrina nucleare. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano perdite significative.
La società ha chiuso i primi 9 mesi del 2024 con un utile netto di 3,0 milioni di euro, superiore al risultato dell’intero 2023.
Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.