Banco BPM conclude con successo emissione bond AT1 per 300 milioni di euro
Banco BPM, la banca italiana guidata dal ceo Giuseppe Castagna, ha reso noto venerdì sera di aver portato a termine con successo una nuova emissione di uno strumento di capitale Additional Tier 1 con durata perpetua e richiamabile ‘callable’ a partire dal quinto anno, per un ammontare pari a 300 milioni di euro.
Contestualmente, Banco BPM ha annunciato un’offerta di riacquisto di un prestito obbligazionario perpetuo con un importo nominale complessivo in circolazione di 300 milioni di euro (ISIN XS1984319316).
Il titolo, destinato a investitori istituzionali, è stato emesso alla pari con cedola fissa al 9,5% fino al 24 maggio 2029, pagabile semestralmente; qualora l’emittente decidesse di non esercitare l’opzione di rimborso anticipato, la cedola verrebbe rideterminata sulla base del tasso swap in euro a 5 anni al momento della data di ricalcolo, aumentato di uno spread pari a 667,3 bps e resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo).
Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni.
Il titolo prevede inoltre la riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente CET1 del Gruppo scendesse al di sotto del 5,125%.
Gli investitori che hanno partecipato all’operazione, ha reso noto Banco BPM, sono principalmente fund managers (86%), banche (6%) e assicurazioni e fondi pensioni (6%), mentre la distribuzione geografica vede la presenza prevalente di investitori esteri (tra cui la Francia con il 27%, Regno Unito e Irlanda con il 15%) e dell’Italia (36%).
L’operazione contribuisce al mantenimento di una struttura di capitale completamente ottimizzata.
Morgan Stanley ha agito in qualità di Sole Global Coordinator; Banca Akros (parte correlata dell’emittente1), Barclays, Citigroup, Crédit Agricole, Goldman Sachs e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Bookrunners.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.