Bank of England lascia tassi allo 0,5%, sterlina a minimo 1 anno su euro
ROMA (WSI) – La Bank of England ha annunciato di aver lasciato i tassi di interesse invariati allo 0,5%, ammettendo che le sue ultime stime sull’inflazione appaiono ora troppo ottimiste, sulla scia del continuo tonfo dei prezzi del petrolio e avvertendo che “la volatilità dei mercati potrebbe danneggiare la crescita globale”.
“L’inflazione a 12 mesi misurata dall’indice dei prezzi al consumo è salita a novembre dello 0,1% e probabilmente salirà in modo modesto nei prossimi mesi (…) Il crollo del 40% dei prezzi del petrolio implica che ora si prevede un aumento dell’inflazione lievemente più graduale nel breve termine, rispetto a quanto stimato nelle previsioni sul Report dell’inflazione di Novembre della Commissione”.
Ancora:
“La recente volatilità sui mercati finanziari ha messo in evidenza i rischi al ribasso che incombono sulla crescita globale, e che arrivano soprattutto dai mercati emergenti”.
Prima dell’annuncio della Bank of England, la sterlina ha testato il minimo in un anno nei confronti dell’euro, a quota 1,3147, un livello che non si vedeva dalla metà di gennaio del 2015.
Breaking news
Seduta in calo per il Ftse Mib, con lo stacco del dividendo per 10 big di Piazza Affari. Domani i salari Bce, mercoledì Nvidia
OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.