Bankitalia: frena crescita delle sofferenze bancarie
ROMA (WSI) – Nel mese di febbraio 2016 frena il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze bancarie che, senza correzione per le cartolarizzazioni ma tenendo conto delle discontinuità statistiche, è stato pari al 4,7%, in calo rispetto al 9,0% registrato a gennaio.
A renderlo noto la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino statistico “Moneta e banche” secondo cui il calo è dovuto dalle operazioni di cessione di crediti in sofferenza realizzate nel mese di febbraio.
Corretto per effetto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, il tasso di crescita delle sofferenze sui 12 mesi risulta pari al 13,4% come nel mese di gennaio.
Nel mese di febbraio il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,4% contro il 3,6% di gennaio, mentre la raccolta obbligazionaria, incluse le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 15,3% su base annua contro -16,5% nel mese precedente.
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La borsa di Wall Street inizia la settimana con scambi deboli a causa del clima festivo, cercando di recuperare dopo i cali di venerdì. Gli investitori sono pronti a rivedere i portafogli in vista delle ultime sessioni dell’anno. Intanto, si attendono dati economici sul settore manifatturiero e sul mercato immobiliare.
Borgosesia, società quotata su Euronext Milan, ha annunciato l’acquisizione del 49% di Fattorie Santo Pietro (FSP), inclusi tutti i crediti vantati dai soci. L’operazione, del valore complessivo di 6,3 milioni di euro, mira al rilancio e alla valorizzazione del complesso immobiliare di FSP.
A2A ha completato una delle più grandi acquisizioni nel settore energetico italiano, aumentando del 70% i contatori elettrici gestiti e ampliando la rete di 17.000 km. Questo investimento, che supera i 4 miliardi di euro entro il 2035, è parte della strategia per la transizione energetica e la decarbonizzazione.
Le preoccupazioni per la ripresa economica in Cina influenzano i mercati finanziari di Hong Kong, con l’indice Hang Seng in calo dello 0,24%. Il settore tecnologico, immobiliare e dei consumi sono i più colpiti, mentre i semiconduttori mostrano segnali positivi.