Bankitalia: imprese, sale indebitamento bancario nel 2020
Secondo i dati aggregati dei conti finanziari, alla fine del 2020 l’indebitamento complessivo del settore delle società non finanziarie era aumentato di 36 miliardi (+3,3 per cento) rispetto alla fine del 2019 a causa dell’incremento di prestiti bancari a medio e lungo termine per 82 miliardi (+19 per cento), presumibilmente sostenuto dalle numerose misure governative varate nel corso dell’anno per sostenere le imprese. È quanto si apprende dalla pubblicazione della serie “Note Covid-19”, dal titolo “Indebitamento e liquidità delle imprese nel 2020: evidenze su microdati di impresa”.
“A tale andamento – spiega Bankitalia – si sono associati un incremento pari a 55 miliardi delle attività finanziarie, che sostanzialmente ha riflesso l’eccezionale aumento dei depositi bancari (86 miliardi, pari al 28 per cento) e quello meno intenso ma altrettanto inconsueto delle consistenze di titoli a medio e lungo termine (10 miliardi, in crescita del 18 per cento rispetto al 2019), e un saldo finanziario positivo per 38 miliardi”.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.