Bankitalia: ripresa investimenti, ma ancora troppa burocrazia
Efficienza della pubblica amministrazione e ragionevolezza degli oneri burocratici. Sono due elementi cruciali che, secondo Luigi Federico Signorini, vice direttore generale della Banca d’Italia, condizionano le decisioni di investimento in Italia. Le dichiarazioni arrivano in occasione della presentazione del rapporto Eibis 2016 di Bei e Bankitalia sugli investimenti e finanza in Italia.
Il vice presidente Bei Dario Scannapieco ha sottolineato la ripresa degli investimenti in Italia dove, dopo un incremento degli investimenti fissi lordi del 2% nel 2016, “le previsioni sono di un aumento del 2,4% nel 2017”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.