Barclays: all’orizzonte nuovi tagli nell’investment banking
Barclays taglierà circa 100 ruoli nel ramo dell’investment banking, in un contesto di rallentamento delle attività di dealmaking e dei mercati dei capitali.
Secondo quanto riportato da Bloomberg, le conversazioni con il personale interessato si svolgeranno questa settimana.
Le riduzioni di posti di lavoro arrivano in un momento in cui molte banche stanno sperimentando un rallentamento degli affari con l’aumento dei tassi di interesse. Le commissioni di investment banking di Barclays hanno registrato un calo di circa il 50% su base annua a £ 480 milioni nel quarto trimestre.
L’istituto di credito britannico ha tagliato circa 200 ruoli dalla stessa divisione a novembre, pari a meno del 3% dell’organico globale della unit, secondo quanto riferito da Bloomberg all’epoca. Barclays nel complesso aveva quasi 90.000 dipendenti alla fine del 2022.
Anche altre aziende, tra cui Goldman Sachs Group e Citigroup, hanno ridotto il personale negli ultimi mesi. Sky News afferma che i posti di lavoro eliminati non sono circoscritti ad un singolo paese o funzione all’interno dell’azienda.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.
