Bce: Goldman Sachs prevede primo rialzo dei tassi a settembre per contrastare l’inflazione
La Banca centrale europea potrebbe procedere ad alzare i tassi di interesse già quest’anno, a settembre, per contrastare l’inflazione. E’ questa l’ultima previsione degli analisti di Goldman Sachs: “Considerate le ulteriori sorprese al rialzo per l’inflazione e le preoccupazioni espresse dai funzionari, torniamo alle nostre previsioni pre-conflitto e prevediamo che gli acquisti netti di APP finiranno nel terzo trimestre (molto probabilmente a luglio) e la Bce procederà ad aumentare i tassi di 25 punti base a settembre e dicembre”, sostengono nel report diffuso oggi.
Certamente, la guerra in corso implica una maggiore incertezza sul calendario. E’ possibile, quindi, secondo la casa d’affari, un rialzo dei tassi già a luglio se gli effetti del conflitto sulla crescita economica si riveleranno più ridotti del previsto ed emergeranno invece maggiori rischi sul fronte dell’inflazione. Viceversa, è plausibile un processo di normalizzazione più lento in caso di un pronunciato colpo sulla fiducia o di un arresto dei flussi di gas russo che possa pesare maggiormente sulla crescita dell’area euro.
Guardando oltre quest’anno, Goldman Sachs si aspetta tre rialzi dei tassi nel 2023: a marzo, giugno e dicembre 2023.
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OVS ha recentemente acquistato 256.510 azioni proprie nell’ambito del suo programma di riacquisto, rappresentando lo 0,088% del capitale sociale. L’operazione è stata effettuata a un prezzo medio di 2,8573 euro per azione. Attualmente, OVS detiene il 15,8790% del proprio capitale sociale. Nonostante l’acquisto, il titolo OVS ha registrato una flessione del 2,16% in borsa, stabilizzandosi a 2,896 euro per azione.
Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.