BCE, la nuove previsioni sull’inflazione dal 2024 al 2027
La Banca Centrale Europea (BCE) ha rilasciato le sue nuove previsioni riguardo l’inflazione per i prossimi anni, delineando un quadro di crescita graduale. Secondo il rapporto, l’inflazione è prevista al 2,4% nel 2024, al 2,1% nel 2025, all’1,9% nel 2026 e nuovamente al 2,1% nel 2027. Queste cifre segnano un leggero ribasso rispetto alle previsioni di settembre, che indicavano un’inflazione al 2,5% nel 2024 e al 2,2% nel 2025.
Particolare attenzione è stata dedicata all’inflazione di fondo, con le proiezioni che restano invariate per il 2024 al 2,9%, mentre per il 2025 si attende un tasso del 2,3%, in linea con le stime precedenti. Per gli anni successivi, il tasso è previsto scendere all’1,9%, mantenendosi stabile anche nel 2027. Questi dati riflettono un aggiustamento delle aspettative economiche, in risposta a vari fattori che influenzano il mercato finanziario europeo.
Queste previsioni sono cruciali per gli investitori e gli analisti finanziari, poiché offrono una visione chiara delle attese economiche e aiutano a pianificare strategie di investimento a lungo termine. La BCE continua a monitorare da vicino l’andamento economico per garantire stabilità e crescita sostenibile nell’Eurozona.
Breaking news
L’assemblea degli azionisti di Pirelli ha approvato modifiche allo Statuto sociale per adottare recenti interventi normativi. Le modifiche riguardano la partecipazione in assemblea tramite rappresentante designato e l’attestazione della rendicontazione di sostenibilità. Queste decisioni sono state approvate con una significativa maggioranza del capitale rappresentato.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane ha presentato il suo ambizioso Piano Strategico 2025-2029, che prevede investimenti di oltre 100 miliardi di euro in cinque anni. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo del Paese e consolidare l’Europa come mercato domestico, puntando su innovazione, sostenibilità e centralità delle persone.
La Banca Nazionale Svizzera ha sorpreso il mercato con un taglio del tasso di politica monetaria di 50 punti base, portandolo allo 0,5%.
La Borsa di Tokyo chiude in rialzo con l’indice Nikkei che supera i 40.000 punti, sostenuta dai dati sull’inflazione negli Stati Uniti e dall’indebolimento dello yen. Gli investitori restano incerti sulle mosse future della BoJ.