Bce: Lagarde, se agiamo con troppa fretta la ripresa economica potrebbe essere più debole
“Se ora agissimo in maniera troppo affrettata, la ripresa delle nostre economie potrebbe essere considerevolmente più debole e verrebbero messi a rischio posti di lavoro. Questo non aiuterebbe nessuno”. A sottolinearlo la presidente della Banca centrale europea (Bce), Christine Lagarde, in un’intervista al Redaktionsnetzwerk Deutschland rispondendo alla domanda se la Bce potrebbe combattere l’inflazione alzando i tassi. Lagarde ha spiegato che l’atteggiamento non è quello del ‘wait and see’.
“Abbiamo già iniziato a prendere misure. A marzo interromperemo il programma di acquisto per l’emergenza pandemica – ha ricordato Lagarde -. La Bce ridurrà il volume complessivo dei suoi acquisti netti di attività. La fine degli acquisti netti di attività è una condizione preliminare per aumentare i tassi di interesse in un secondo momento”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.