Bce modifica il bazooka monetario: euro schizofrenico, gira in picchiata
Sul Forex reazione schizofrenica dell’euro alle novità arrivate da Francoforte, dove la Bce ha annunciato delle modifiche importanti al suo bazooka monetario. La moneta unica si è portata sopra 1,08 dollari immediatamente dopo l’annuncio secondo cui l’allungamento di nove mesi del QE sarà accompagnato da una riduzione dell’entità di bond da acquistare a partire da aprile 2017 fino a dicembre. Durante la conferenza stampa successiva alla decisione sui tassi, tuttavia, Mario Draghi ha precisato che verranno acquistati anche bond che rendono meno del -0,4% “se necessario”, e che la Bce può sempre modificare ancora le direttive del piano.
I trader sul valutario sembrano essersi resi conto del fatto che il tapering della manovra espansiva straordinaria (ovvero di una sua effettiva riduzione) è ancora lontano, dal momento che la moneta unica ha perso improvvisamente slancio, girando in picchiata. Prima è scesa dai massimi di tre settimane portandosi sulla linea di parità poi le perdite si sono aggravate e ora l’euro cede lo 0,9% sul dollaro a quota 1,0656 dollari. Nel frattempo le Borse europee guadagnano circa due punti percentuali
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.