BCE: Nessuna nuova misura attesa, ma un tono molto dovish
A cura di François Rimeu, senior strategist, La Française AM
La BCE terrà la propria conferenza stampa oggi 11 marzo. Il risultato potrebbe mettere a rischio la credibilità della BCE.
Il Consiglio direttivo manterrà molto probabilmente un tono molto accomodante per preservare l’allentamento alle condizioni di finanziamento e assicurarsi che l’effetto dei tassi bassi sia trasmesso all’economia reale per sostenere la ripresa e la convergenza dell’inflazione nei Paesi europei verso l’obiettivo del 2%.
Non ci aspettiamo nuove misure. Non prevediamo che la BCE aumenti la portata del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), oggi pari a €1850 mld.
Ci aspettiamo che Christine Lagarde comunichi con enfasi il nuovo mantra della BCE, ovvero un approccio “olistico e multiforme” per valutare le condizioni finanziarie. Nonostante il rallentamento degli acquisti del PEPP, Lagarde potrebbe indicare un’azione per combattere la minaccia di un forte aumento dei rendimenti, con tutte le opzioni aperte. È probabile che riaffermi anche l’importanza della flessibilità del PEPP.
Inoltre, la Banca centrale aggiornerà le proprie proiezioni macroeconomiche. Non ci aspettiamo cambiamenti per quanto riguarda la crescita (+3,9% nel 2021, +4,2% nel 2022). L’inflazione globale potrebbe essere rivista significativamente al rialzo nel 2021 (+1%) a causa delle recenti sorprese inflazionistiche e dell’aumento del prezzo del petrolio. Non ci aspettiamo grandi revisioni in materia di inflazione core (1,4% nel 2023) poiché la view sull’attuale grado di rallentamento dell’economia non è cambiata.
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A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
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