Bce sta comprando bond spazzatura italiani
Nell’ambito del suo programma di Quantitative Easing potenziato la Bce sta acquistando anche bond spazzatura. Stando ad alcune indiscrezioni, la Banca centrale europea – che proprio ieri ha iniziato ad acquistare i corporate bond nell’ambito del lancio del suo nuovo bazooka monetario annunciato lo scorso marzo – avrebbe iniziato ad acquistare anche junk bond. In particolare, un junk bond italiano.
Bloomberg scrive infatti che gli acquisti delle obbligazioni societarie effettuati dalla Bce hanno incluso anche i bond di Telecom Italia (secondo alcune fonti anonime). Peccato che i bond di Telecom Italia abbiano rating speculativi – quindi sicuramente non “investment grade” – sia secondo Moody’s che secondo S&P.
I bond di Telecom Italia sono nell’indice Euro High Yield di Bank of America Merrill Lynch mentre i cds che assicurano le obbligazioni contro il rischio di default fanno parte dell’indice Markit iTraxx Crossover Index che è legato nella maggior parte dei casi a rating soprattutto junk.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.