Bce: tra un mese il piano di alleggerimento monetario verrà ridotto
Secondo le ultime indiscrezioni riportate da Reuters, la Bce si appresta, nella riunione del prossimo 26 ottobre, a ridurre la portata del piano di alleggerimento quantitativo, inasprendo così la politica monetaria – anche se in maniera molto graduale – nonostante l’andamento freddo dell’inflazione. Il piano di Quantitative Easing verrà quasi certamente esteso anche nel 2018, oltre la scadenza prevista a fine 2017, ma la sua gittata sarà diminuita progressivamente.
Citando alcune fonti a conoscenza con la vicenda, l’agenzia di stampa internazionale scrive che “il consiglio Bce della settimana scorsa ha convenuto di avviare una riduzione degli acquisti asset e tale decisione sarà probabilmente comunicata al meeting del 26 ottobre”, ricordando come diversi elementi del board della Bce, tra cui Sabine Lautenschlaeger, Yves Mersch, Benoit Coeurè e i governatori della banche centrali nazionali di Olanda, Austria ed Estonia hanno fatto riferimento alla prospettiva di una graduale riduzione del programma di acquisto asset da 2,3 miliardi di euro, avviato due anni e mezzo fa. Al momento la Bce compra Bond al ritmo di 60 miliardi al mese.
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.