Benzina, Assoutenti: ancora rincari su rientro dalle vacanze.
La benzina raggiunge nell’ultima settimana 1,947 euro al litro, il gasolio 1,847 euro, con un incremento in appena tre mesi del +7,7% per la verde e addirittura del +12% per il diesel – analizza Assoutenti – Rispetto a maggio un pieno di benzina costa oggi agli automobilisti 7 euro in più, mentre per un pieno di gasolio la maggiore spesa raggiunge quota 10 euro.
“La stangata sul rientro degli italiani dalle vacanze estive da noi denunciata trova piena conferma nei dati forniti oggi dal Mase – afferma il presidente Furio Truzzi – Ci aspettavamo dal Consiglio dei ministri di ieri misure sui carburanti, a partire dal taglio delle accise in caso di prezzi superiori ai 2 euro al litro, ma per adesso sul tema il Governo sembra rimanere silente. Di certo la possibilità di un bonus benzina per i nuclei meno abbienti, provvedimento che sarebbe allo studio dell’esecutivo, non appare la soluzione al problema: infatti i listini dei carburanti devono scendere per tutti, in particolare per il trasporto merci, in considerazione degli effetti disastrosi dei rialzi alla pompa sui prezzi dei prodotti trasportati, a partire dagli alimentari che stanno già subendo le conseguenze del caro-benzina. E’ per questo che il Governo deve tagliare automaticamente le accise quando i listini dei carburanti superano i 2 euro al litro” – conclude Truzzi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.