Berlusconi, il M5s più pericolosi dei comunisti
Silvio Berlusconi ritiene il M5s “più pericoloso dei comunisti nel ’94”: il leader di Forza Italia ha dichiarato al Giornale che i pentastellati sono la sua “più grande preoccupazione, non da politico, ma da italiano. La cosa migliore da fare se andassero al governo sarebbe cambiare Paese. Naturalmente è un paradosso, ma se ci dovesse essere una certa forza al potere io credo che non avremmo di fronte un avvenire positivo. Al contrario”.
“Si figuri che non ho mai fatto lavorare Grillo nelle mie tv perché voleva sempre essere pagato in nero”, ha proseguito l’ex premier, “possiamo consegnare il Paese a questa gente qua? L’Italia sta correndo un grave pericolo per la democrazia e il nostro dovere è quello di impedirlo”.
Berlusconi si è dimostrato ottimista sulle chance elettorali del Centrodestra unito, che, secondo l’ex Cav, potrebbe “arrivare al 40%”.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.