BHP: calo del 17% dei ricavi, pesano i prezzi delle materie prime
Il colosso minerario BHP ha recentemente chiuso l’esercizio 2022-2023 con un calo significativo nei ricavi. Questo declino è attribuibile principalmente ai prezzi più bassi delle materie prime, che hanno influito pesantemente sulle performance finanziarie dell’azienda.
I ricavi totali per l’anno fiscale terminato alla fine di giugno sono stati di 53,8 miliardi di dollari. Questo rappresenta un calo del 17% rispetto all’anno precedente, una cifra che mette in evidenza le sfide che l’azienda ha dovuto affrontare nel corso dell’ultimo anno.
Inoltre, l’utile attribuibile sottostante, che regola l’anno fiscale 2022 per le attività operative cessate, si è ridotto del 37% a 13,4 miliardi di dollari. Questo dato, equivalente a una perdita di 10,7 miliardi di dollari, riflette ulteriormente le difficoltà incontrate da BHP nel corso dell’ultimo periodo fiscale.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.
