Big tech nel mirino della Commissione Ue
La Commissione Ue ha inserito Google, Apple, Facebook, Amazon, Twitter e TikTok nella lista delle 19 grandi piattaforme digitali sotto sorveglianza a partire dal 25 agosto. Lo ha annunciato il commissario per il Mercato interno, Thierry Breton, avvertendo che queste società “dovranno cambiare i loro comportamenti se vorranno continuare a operare in Europa”, rispettando gli obblighi di trasparenza e affidabilità previsti dal regolamento europeo Digital Services Act.
Le diciannove piattaforme sono state designate sulla base del loro bacino di utenti, che per ognuna raggiunge almeno i 45 milioni di persone attive online ogni mese. Da oggi le major avranno quattro mesi per allineare le loro politiche ai paletti inseriti nel Dsa. Le richieste più urgenti riguardano la protezione dei dati e dei minori, la prevenzione dei rischi sistemici e la moderazione dei contenuti.
Per chi violerà le regole sono previste multe fino al 6% del fatturato annuo e, in caso di recidiva, il divieto di operare sul territorio europeo.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.