Bilancio Amazon II trimestre: fatturato delude per la prima volta in tre anni. Non c’è più ‘assist’ lockdown. Titolo oltre -7%
Il titolo Amazon è crollato fino oltre -7% nelle contrattazioni dell’afterhours di Wall Street, a seguito della comunicazione dei conti del secondo trimestre, che hanno messo in evidenza un fatturato peggiore delle attese per la prima volta in tre anni e una guidance debole.
In particolare, il fatturato si è attestato a $113,08 miliardi, al di sotto dei $115,2 miliardi attesi dal consensus degli analisti intervistati da Refinitiv.
La crescita del giro d’affari è stata pari a +27% su base annua, in forte rallentamento rispetto al tasso di crescita pari a +41% del fatturato del secondo trimestre del 2020. Il boom delle vendite era stato provocato dalle varie misure di restrizione e lockdown che tutti i governi all’epoca avevano varato o si apprestavano a varare, a causa dell’esplosione della pandemia Covid-19.
L’utile per azione di Amazon è stato pari a $15,12 nel secondo trimestre, meglio dei $12,30 per azione attesi.
Per il terzo trimestre, Amazon prevede un fatturato compreso tra $106 e $112 miliardi, dunque in crescita tra il 10% e il 16% su base annua, decisamente al di sotto dei $119,2 miliardi previsti dagli analisti.
Praticamente, con il reopening dell’economia globale, ad Amazon è venuto a mancare quel forte assist delle misure in stile ‘stay home’, che avevano portato i consumatori, confinati nelle loro case, a fare di incetta di acquisti online.
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Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
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