Binance in crisi: possibile tracollo del secondo exchange globale di criptovalute
Emerge un quadro preoccupante per Binance, il secondo exchange di criptovalute dopo FTX. Quest’ultimo, ricordiamo, ha chiuso i battenti un anno fa, creando scalpore sui media internazionali. L’attuale situazione di Binance sembra seguirne le orme, nonostante le criptovalute abbiano destato fiducia in molti investitori privati, nonostante gli avvertimenti delle autorità di controllo sulla natura speculativa e a volte poco chiara di questo strumento.
Secondo il Wall Street Journal, Binance sarebbe sull’orlo del “collasso”. La società, già sotto il tiro di possibili azioni legali negli Stati Uniti, ha subito di recente una significativa perdita di personale di alto livello. Si tratta di una dozzina di dirigenti, tra cui il CEO, il capo legale e il responsabile dei rischi, che hanno abbandonato la nave in affanno. Inoltre, Binance sta attuando un drastico taglio del personale, con 1.500 licenziamenti, a causa di un calo di circa il 30% dei volumi di scambio sulla sua piattaforma e di un calo del 70% del fatturato, come comunicato dall’ex Ceo al board.
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Seduta in calo per le borse europee e per Piazza Affari, all’indomani della riunione della Fed. Sul Ftse Mib arretrano soprattutto Tim e Stm
L’apertura di Wall Street segna un rialzo dopo i cali dei giorni scorsi dovuti alle previsioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. La Fed ha ridotto i tassi di 25 punti base, ma ha abbassato le previsioni di ulteriori tagli per il 2025 a causa dell’inflazione in aumento. Dopo il crollo di ieri, oggi il Dow Jones, l’S&P 500 e il Nasdaq mostrano segni di ripresa.
L’economia statunitense ha registrato un incremento del PIL del 3,1% nel terzo trimestre del 2024, superando le stime precedenti. I consumi hanno mostrato una forte crescita, mentre i profitti delle aziende hanno subito una leggera flessione. L’indice dei prezzi PCE è diminuito, indicando una bassa inflazione.
Le richieste di sussidio alla disoccupazione negli Stati Uniti sono scese più del previsto nella settimana al 13 dicembre, con un totale di 220 mila unità. Questo dato ha superato le attese degli analisti, che prevedevano un calo a 229 mila unità. La media delle ultime quattro settimane si è stabilizzata a 225.500 unità, evidenziando un quadro più accurato dello stato del mercato del lavoro.