Bitcoin “potrebbe arrivare a 3000 dollari entro l’anno”
La recente risalita del Bitcoin verso i suoi massimi storici, riuscendo anche superare il prezzo dell’oncia d’oro, potrebbe continuare ancora: è l’opinione dei Adam Davies, consulente presso Altus Consulting, il quale vede la cryptocurrency verso una quota di 3mila dollari entro l’anno. I fattori che dovrebbero favorire ulteriori rialzi del Bitcoin sono la lotta ai contanti in India, nella quale la moneta digitale si può incuneare come possibile alternativa come riserva di valore, e la volatilità delle altre monete in un contesto di incertezza per l’economia globale.
Thomas Glucksmann, responsabile per il marketing presso Gatecoin, ha dichiarato a Cnbc che ritiene più realistica la previsione di 2000-2500 dollari, pur ammettendo la possibilità che si arrivi anche a quota 3mila.
Breaking news
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.
Nella settimana conclusasi il 3 gennaio 2025, le richieste di mutui ipotecari negli Stati Uniti hanno segnato un calo del 3,7%. L’indice di rifinanziamento è aumentato dell’1,5%, mentre le nuove domande sono diminuite del 6,6%. La Mortgage Bankers Association ha reso noto l’aumento dei tassi sui mutui trentennali al 6,99%.