Bitcoin risale fino a 34.000$ dopo aver azzerato i guadagni del 2021
Il bitcoin segna +4% nelle ultime 24 ore a 34.128 $ (dati CoinDesk) dopo che ieri era sceso sotto i 30mila dollari toccando un minimo a 28.600 dollari, il minimo dall’inizio di gennaio. La criptovaluta aveva toccato ad aprile un picco storico a quasi 65.000 $.
In risalita anche l’Ethereum tornato sopra i 2.000 $ (+4,1%), il Cardano a +7% e il Dogecoin a +9%.
Le notizie che hanno contribuito ad affossare il settore negli ultimi giorni hanno fatto sentire le proprie ripercussioni a più riprese. Questo lunedì la Banca centrale cinese ha intimato Alipay e alcune altre grandi banche cinesi a chiudere i propri servizi di trading in asset crittografici. La Cina, parallelamente, sta conducendo una campagna contro le attività di mining, prevedendo di arrivare a chiuderne circa il 90% del totale, ha affermato il giornale controllato dal partito Comunista cinese.
Sullo sfondo, restano le incertezze sulla regolamentazione sulle criptovalute, una materia che il Tesoro Usa ha deciso di prendere sul serio, denunciando le problematiche che possono emergere sotto il profilo dell’evasione fiscale e del riciclaggio.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.