Bitcoin schizza oltre 41mila $ con JPMorgan che propone fondi cripto ad alcuni clienti private
JPMorgan Chase senza clamore ha dato il via a un’offerta di fondi legati a criptovalute per i suoi clienti private. I consulenti finanziari della maggiore banca statunitense, stando a quanto riferisce CNBC, da ieri hanno avuto il via libera a iniziare a collocare a clienti private in un nuovo fondo bitcoin creato con la società di criptovalute NYDIG. Il fondo è quasi identico a quello offerto da NYDIG ai clienti di Morgan Stanley.
Alla fine di luglio, JPMorgan aveva implementato l’accesso a quattro fondi di Grayscale Investments e uno di Osprey Funds tutti legati alle maggiori criptovalute. In passato il ceo di JPMorgan ,Jamie Dimon, è stato fortemente scettico nei confronti del bitcoin e delle relative risorse digitali.
Stamattina il bitcoin sale del 5% circa in area 41.000 dollari; bene anche l’Ethereum a 2.781 $ (+3,5%).
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.