Bitcoin torna sotto $ 9 mila, sequestri in Cina per attività ‘mining’
Una nuova ondata di vendite ha colpito ieri il Bitcoin, che è tornato sotto i 9.000 dollari. Su Coinbase, la valuta digitale ha ceduto quasi l’8% a 8.836 dollari. Ad alimentare la nuova ondata di pessimismo, la notizia riportata da Cnbc secondo cui la polizia ha sequestrato nella città cinese di Tianjin 600 computer usati per il cosiddetto “mining” di Bitcoin.
La mossa delle forze dell’ordine segue un consumo insolitamente enorme di elettricità, notato dalla utility locale. Media locali hanno riferito che del “furto di elettricità più grande degli ultimi anni”. Stando alle indiscrezioni, cinque persone sarebbero finite sotto inchiesta e un’altra sarebbe stata arrestata. Stando al sito CoinTelegraph, tra il 50 e il 70% delle attività di mining di Bitcoin nel 2017 si è verificato in Cina grazie a un costo contenuto dell’elettricità e dell’hardware.
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