Bitcoin torna sotto muro 40.000 $, tensioni Russia-Ucraina non aiutano
Si conferma in ribasso il bitcoin, già sceso del 7% alla vigilia in scia alle crescenti tensioni geopolitiche che hanno provocato un risk-off generalizzato sui mercati. Oggi la maggiore criptovaluta al mondo ha visto le proprie quotazioni scendere sotto i 40.000$ per la prima volta in due settimane. Toccato un minimo in area 39.700 $. Male anche l’Ethereum che viaggia in area 2.800$, giù del 6% nelle ultime 24 ore (dati Coin Desk).
Il forte calo di ieri è coinciso con il peggior giorno del 2022 per l’indice Dow Jones con la correlazione con i movimenti dei mercati azionari in deciso aumento rispetto al 2021 e la criptovaluta che tende a muoversi di pari passo con asset sensibili alla crescita come le azioni e non fungere più da protezione contro l’inflazione o bene rifugio come nel recente passato era stata indicata dai sostenitori del bitcoin.
Breaking news
Seduta in chiaroscuro per le borse del Vecchio Continente. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,5% a 35.108 punti
A Wall Street, l’apertura è piatta con il settore tecnologico sotto pressione. Le dichiarazioni dell’AD di Nvidia, Jensen Huang, influenzano l’andamento dei titoli, mentre i titoli quantistici crollano. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq registrano lievi perdite, mentre il prezzo del petrolio Wti al Nymex aumenta leggermente.
Negli Stati Uniti, il numero di nuovi richiedenti i sussidi di disoccupazione è diminuito nella prima settimana di gennaio, scendendo di 10.000 unità, contro le aspettative di un aumento. Questo rappresenta un miglioramento rispetto al picco di 6,9 milioni di richieste durante la pandemia.
Eni ha concluso l’acquisto di oltre 3,4 milioni di azioni proprie nell’ambito del programma di buyback, per un valore di quasi 45 milioni di euro. Questo porta il totale delle azioni riacquistate al 6,23% del capitale sociale. L’operazione ha influenzato il titolo in Borsa, che ha registrato un lieve calo.