Boccia (Pd): “Pil del terzo trimestre non è responsabilità del governo”
L’andamento del Pil nel terzo trimestre, rimasto invariato su base trimestrale, dipende da “fattori di congiuntura macro e da decisioni prese in precedenza. Va detto, altrimenti non siamo onesti”. Lo ha dichiarato nel corso della trasmissione Tagadà il deputato del Pd, Francesco Boccia. L’affermazione si va ad inserire in una polemica che ha visto contrapposti il ministro per lo Sviluppo economico Di Maio e il suo predecessore Carlo Calenda (Pd): il primo aveva dichiarato che il rallentamento del Pil “è colpa del Pd”, affermazione alla quale Calenda ha risposto ironicamente “Colpa mia e di mia zia”.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.