Bocconi: Gianmario Verona riconfermato rettore per il biennio 2020-22
Il Consiglio di amministrazione dell’Università Bocconi, su proposta del presidente Mario Monti, ha riconfermato Gianmario Verona alla guida dell’ateneo. Il terzo mandato, di durata biennale, avrà inizio il 1° novembre 2020 per concludersi il 31 ottobre 2022.
Rivoluzione digitale, sviluppo delle scienze cognitive, diversity culturale e di genere, ascensore sociale le nuove sfide della Visione Bocconi 2030 che caratterizzeranno il nuovo mandato rettorale.
“La crescente digitalizzazione e le sfide di una società sempre più globale e interconnessa, come ha dimostrato anche l’emergenza Covid19”, ha dichiarato il rettore Gianmario Verona, “richiedono una ricerca e una didattica di frontiera. Nei prossimi anni proseguiremo sulla strada della produzione di conoscenza d’impatto, come nel caso del recente Covid Crisis Lab, e nell’applicazione delle scienze sociali alla costruzione di un capitalismo sostenibile. Nel farlo aumenteremo il nostro impegno per garantire la diversity culturale e di genere della comunità Bocconi”.
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I prezzi del gas in Europa sono saliti il primo giorno di trading dell’anno a seguito della perdita di una rotta di approvvigionamento chiave e di temperature glaciali nel nord della regione, unitamente a un’interruzione non pianificata in Norvegia.
Tesla ha registrato un calo nelle vendite annuali di veicoli per la prima volta in più di dieci anni, malgrado un record nel quarto trimestre.
Inizia l’anno con un’apertura positiva per Wall Street, con gli indici principali che mostrano guadagni significativi. Il Dow Jones, lo S&P 500 e il Nasdaq hanno registrato aumenti notevoli grazie a un’economia forte e alla crescita dei titoli tecnologici legati all’intelligenza artificiale.
Negli Stati Uniti, le richieste di sussidi di disoccupazione hanno registrato un calo significativo, superando le aspettative degli analisti. Il numero di nuove richieste è sceso a 211.000, mentre il dato precedente è stato rivisto a 220.000. Durante la pandemia, le richieste avevano raggiunto un picco di 6,9 milioni. Anche il numero complessivo di beneficiari è diminuito, segnalando un possibile miglioramento del mercato del lavoro.