15:39 giovedì 7 Luglio 2016

Boeri, terrorismo delle buste arancioni? “Altri temono di dire la verità”

Le buste arancioni inviate agli italiani per fare il punto sulla situazione (spesso angosciante) della propria previdenza sono state un’idea tacciata,  di terrorismo dai critici dell’Inps,. Il presidente dell’istituto, Tito Boeri, però, rispedisce al mittente le critiche ricevute: sono “un atteggiamento figlio di una visione profondamente illiberale dei compiti dell`operatore pubblico”, perché “si teme di dire la verità”.

“Ci è stato detto che abbiamo creato inutili preoccupazioni alle famiglie, siamo stati tacciati di terrorismo e di aver addirittura influenzato i risultati elettorali, paradossalmente in città in cui non era ancora stata spedita alcuna busta arancione”, dice Boeri, “queste reazioni spiegano perché ci sono voluti vent’anni per informare i cittadini sulle implicazioni di quella riforma che dalla metà degli anni ’90 ha cambiato radicalmente le regole del nostro sistema pensionistico, col passaggio dal metodo retributivo al metodo contributivo, responsabilizzando molto di più i contribuenti”.

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