Bond, come coprirsi dal rischio di un rialzo dei tassi
È importante coprirsi dal rischio di un rialzo dei tassi della Fed, reso molto probabile dalle manovra di Trump di maxi stimolo fiscale e investimenti nelle infrastrutture, che tenderanno a far tornare l’inflazione con prepotenza. Dall’altro lato, è anche fondamentale coprirsi contro il rischio che i tassi restino bassi a lungo.
“Se i tassi restano su livelli contenuti o comunque salgono con cautela, gli investitori a caccia di rendimenti potrebbero investire una parte del loro portafoglio obbligazionario in titoli del reddito fisso a medio termine che garantiscono ritorni da investimento validi“. A dirlo è Paul Jacobs, chief investment officer della società di pianificazione finanziaria Palisades Hudson Financial.
L’obiettivo della Federal Reserve è quello di alzare gradualmente i tassi di riferimento nel 2017 e oltre, senza interrompere la fase di crescita economica, sulla falsa riga di quanto si è visto nel 2004-2006. Secondo gli analisti si tratta di una possibilità molto concreta. Negli Stati Uniti l’inflazione è stata in media del 3% se si guarda alle serie storiche e la Fed punta a fare arrivare i tassi Fed Funds intorno a questi livelli.
I tassi a medio termine dovrebbero stabilizzarsi poco sopra quei livelli, il che compenserebbe per il rischio addizionale corso dagli investitori che decidono di comprare debito per un periodo più lungo di tempo. Ma non c’è margine di errore e il rischio di mancare i propri obiettivi è alto. Il rischio di un bel balzo dell’inflazione resta elevato, infatti, e gli investitori che si aspettano di vedere un ritorno dell’inflazione farebbero meglio ad adattare i propri portafogli di conseguenza per tempo, perché altrimenti potrebbero non essere in grado di reagire prima che sia tardi.
Gli investitori nel mercato obbligazionario, in breve, secondo il consulente finanziario dovrebbero sperare il meglio ma prepararsi al peggio.
Breaking news
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.
I mercati asiatici chiudono in rialzo, con Hong Kong e Cina continentale in attesa dei risultati di Nvidia. L’indice Hang Seng e l’Hang Seng Tech registrano guadagni, sostenuti dai settori tecnologico e farmaceutico.
A settembre, la produzione nel settore delle costruzioni nell’area euro è calata dello 0,1% rispetto ad agosto, mentre in Italia è cresciuta del 2,2%. Questi dati, riportati da Eurostat, evidenziano una tendenza negativa per l’area euro, nonostante l’Italia mostri segnali di ripresa.
Avvio positivo per le borse europee, compresa Piazza Affari. Oggi report salari Bce e stasera trimestrali