Boom di buy sulle borse cinesi con taglio tassi PBOC: per CSI 300 settimana migliore in 16 anni (+15%)
L’azionario cinese si appresta a concludere la settimana migliore in quasi 16 anni dopo gli stimoli monetari annunciati giorni fa dalla People’s Bank of China, banca centrale della Cina.
In particolare, l’indice CSI 300 è orientato a chiudere la settimana con un balzo di quasi il 15%: un guadagno settimanale record da quello che venne incassato il 14 novembre del 2008.
Boom di buy anche sull’Hang Seng, indice benchmark della borsa di Hong Kong che, stando ai dati di FactSet, ha riportato un balzo su base settimanale pari a +12,85%.
La raffica di acquisti prosegue nella giornata di oggi, con l’indice CSI 300 che segna uno scatto di quasi il 4% e la borsa di Hong Kong che avanza del 3,5%, dopo l’annuncio della People’s Bank of China, che ha tagliato il tasso sulle operazioni pronti contro termine a sette giorni dall’1,7% all’1,5%, sforbiciando anche il coefficiente di riserva obbligatoria di 50 punti base, in una mossa volta a sostenere le banche cinesi. Le misure erano state anticipate dalla People’s Bank of China all’inizio della settimana.
Occhio al tonfo del dato annunciato oggi
Bisognerà vedere a questo punto l’effetto dei bazooka monetari lanciati dalla banca centrale cinese: per ora, dal fronte macroeconomico della Cina continuano ad arrivare nuove indicazioni negative.
Oggi è stato reso noto il dato relativo ai profitti industriali, che hanno segnato ad agosto un tonfo del 17,8% su base annua, dopo la crescita del 4,1% che era stata riportata nel mese di luglio, e che era stata la più sostenuta in cinque mesi.
Nei primi otto mesi dell’anno, gli utili delle principali aziende industriali cinesi sono saliti dello 0,5% a 4,65 trilioni di yuan (l’equivalente di $663,47 miliardi).
A fronte della borsa di Hong Kong che balza del 3,50%, la borsa di Shanghai registra alle 7.05 ora italiana un progresso del 2,14%.
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